Rex…o Dox?!?

Ciao mondo,
oggi voglio raccontarvi una bella storia, o quantomeno una storia positiva che non siamo più abituati a sentire da un bel po’ di tempo.

Innanzitutto perché questo titolo; perché tutti conosciamo il magnifico cane Rex che ognuno vorrebbe avere come amico. Bene, in realtà Rex non è altro che un attore di un telefilm e come tutti sappiamo, le scene viste in tv non sono sempre vere. Rex recita ed è un ottimo cane-attore. Oggi però voglio raccontarvi la storia di Dox (persino i nomi sono quasi simili, forse la distribuzione del film si sarà rifatta proprio a questo cane?!?). Mi sento legato a questo cane perché tempo fa mio padre mi disse che il suo addestratore e brigadiere Giovanni Maimone, era un parente come si dice alla lontana ma non ho so come!… Sarà una leggenda?? Forse tra noi ragazzi è sconosciuto, ma i nostri genitori lo ricorderanno sicuro.

Dox era un pastore tedesco stupendo il quale negli anni 50-60, aiutò la squadra mobile di Roma a catturare quasi 400 delinquenti. Fu campione mondiale dei cani poliziotti tanto da vincere 27 medaglie di argento e 4 d’oro. Dal 1953, anno in cui vinse il campionato nelle annuali competizioni europee, Dox difese strenuamente il suo titolo contro i migliori cani poliziotti d’Europa, tra qui Rex di Scotland Yard e Xorro della Polizia di Parigi.

Ma le vere gesta di Dox non sono quelle che compì in gara con altri cani. Sotto il suo pelo fulvo, molte testimonianze del suo coraggio, vi sono le cicatrici di sette ferite da pallottole riportate nell’adempimento del suo dovere in più di 160 operazioni di polizia. Dox è nato nel 1946 (se si calcola che sette anni dei nostri ne valgono uno per i cani, Dox aveva circa 119 anni). Lo straordinario fiuto di Dox gli dava la possibilità di seguire piste lunghe fino a 20 chilometri in una città congestionata dove i gas di scarico delle automobili e le esalazioni lasciate dai passanti sul loro cammino diluiscono qualsiasi odore.
Ma Dox non era soltanto fiuto; era un vero detective.

Un redattore romano di cronaca vera disse : “Questo cane unisce al fiuto la forza muscolare, lo spirito di collaborazione e un’abilità non comune.”. Un esempio quasi incredibile è il caso del bottone mancante.

Nel 1958 un ladro si nascose nel sotterraneo del Teatro Principe di Roma, e durante la notte penetrò in una gioielleria aprendosi un varco nel muro confinante. Scoperto da un guardiano notturno il ladro dopo una breve colluttazione riuscì a scappare. Fu chiamato Dox che fiutò l’odore del ladro sul vestito del guardiano notturno. Il cane guidò la polizia a una cantina in un altro quartiere di Roma. L’individuo che vi dormiva era un pregiudicato, ma riuscì a convincere tutti che non aveva niente a che fare con il furto alla gioielleria. “Perfino io gli credetti, specialmente dopo che il guardiano notturno dichiarò di non conoscerlo” disse il brigadiere Maimone. “Agitando un dito ammonì Dox di stare più attento. Per tutta risposta Dox mi abbaiò contro e si allontanò…seguito dagli agenti”. Il cane li condusse nel retrobottega della gioielleria, e li raccolse un bottone deponendolo in mano a Maimone. Poi, abbaiò di nuovo, e ripartì per la cantina dell’indiziato. Qui Dox annusò un armadio, ne aprì lo sportello, tirò giù un impermeabile da una gruccia e lo depose ai piedi di Maimone, indicando con il naso i fili dove mancava un bottone. Il bottone che Dox aveva trovato era senza possibilità di errore uguale agli altri; perfino i pezzetti di filo che erano rimasti attaccati al bottone corrispondevano al tessuto dell’impermeabile. L’indiziato confessò.

Sfogliando cinque albi in cui Maimone raccolse i ritagli che riguardavano la carriera del suo cane, si può inoltre citare: la volta che Dox salvò una bambina che stava per essere investita da un’automobile, spingendola da un lato; la volta che Dox, con una gamba spezzata dalla pallottola di un ladro, catturò il delinquente dopo averlo inseguito per quasi otto chilometri su tre gambe sole; la volta che Dox ritrovò uno sciatore smarritosi nelle montagne di Subiaco, dopo che una squadra di uomini e di cani poliziotti avevano rinunciato a proseguire le ricerche; la volta che Dox tenne fermi 12 individui sospetti, mentre il suo padrone usciva dalla stanza per andare a telefonare e chiedere riforzi. L’abilità do Dox meravigliava chiunque l’avesse osservato.

Dox era forse l’unico cane al mondo capace di scaricare una pistola senza lasciar partire un colpo: dopo aver fatto scattare la sicura togliere il proiettile con le zampe e con i denti. Dox sapeva anche slegare un uomo da una sedia, per quanto complicati fossero i nodi.

Proprio su questo meraviglioso cane poliziotto fecero anche molti film e venne scritto un libro dal titolo “Dox il detective”.

Con questo vi dico che avrei voluto sapere qualcosa in più su questo cane e anche su questo mio parente, anche perchè di storie belle come queste, non se ne trovano di continuo.

Saluti

Il toro

Ciao mondo,
oggi vi riporto un testo che mi ha mandato Santina, che parla del mio segno. Vi premetto che io ai segni non credo molto, e penso che se ci sono delle corrispondenze è solo per un caso. Ad ogni modo, vi riporto il testo, dato che la maggior parte delle cose scritte sembra riflettermi! A tutti i tori del web quindi faccio la domanda: ti ci ritrovi anche tu?? Aspetto vostre notizie
 
 
 
"Il Toro e’ dotato di una resistenza e di una pazienza che lo portano a raggiungere mete impossibili per qualsiasi altro segno. Appartenendo alla schiera dei segni fissi, e’ piuttosto moderato e tradizionalista. Ha la tendenza a fare le cose piano, ma molto bene.

Spesso viene considerato pigro. Si tratta, pero’, di una concezione erronea della sua natura! Il Toro e’ solo disciplinato e controllato e vuol sempre sapere dove sta andando.

Le sue peculiari caratteristiche gli permettono di avere un ottimo rapporto con il denaro. Il Toro tende ad accumulare ricchezze. Non e’ pero’ ne’ avido ne’ avaro: ha solo un forte istinto conservativo e la sua abilita’ nel trattare il denaro e’ congenita, assolutamente priva di malizia. Del resto, il Toro e’ tutto fuorche’ malizioso: al contrario, la sua bonta’ lo porta, a volte, a fidarsi troppo del prossimo e a rimanere deluso (se non addirittura raggirato) da quest’ultimo.

La lentezza e le difficolta’ con le quali il Toro raggiunge i suoi obiettivi possono portarlo a essere decisamente possessivo verso quello che gli appartiene, che si parli di beni materiali o di affetti. Questo difetto del Toro viene compensato, almeno per quanto riguarda i rapporti sentimentali, dalla fantastica sensualita’ che possiede, e che rende i suoi rapporti affettivi ricchissimi di entusiasmo e passione.

Il segno del Toro corrisponde, anatomicamente, alla parte inferiore della testa; al collo e alla gola in particolare. Gi appartiene a tale segno dovra’ stare attento, dunque, a torcicolli, faringiti e tonsilliti, sempre in agguato!

Nei sentimenti, pur essendo dotato di una sensualita’ fuori dal comune, che gli permetterebbe di concedersi molteplici avventure, il Toro ha interessi e intenzioni piuttosto tradizionali. Ama la famiglia e il suo fine ultimo e’ quello di raggiungere una vera sicurezza affettiva.

Per l’influenza di Venere, e’ attratto particolarmente da tutto cio’ che e’ bello. Il suo partner ideale deve farsi riconoscere grazie a un aspetto fisico molto curato e, possibilmente, attraente. Dopo un primo approccio fondato sull’esteriorita’, il Toro continuera’ tuttavia ad apprezzare il partner con intensita’ nel corso degli anni, soprattutto se tale partner condividera’ la carica sessuale non indifferente del Toro."

Come promesso

Ciao ragazzi,
come avevo detto qualche post fa, ho caricato finalmente un pò di foto. E mentre le caricavo ho pensato che è merito di Santina se oggi ho queste foto. Effettivamente la critico spesso sul fatto di scattare ogni tre secondi una foto, ma mi rendo conto alla fine che è bello avere ricordi di un istante, anche solo per il fatto di vedere e rivivere per un secondo le emozioni e le sensazioni che una foto ci suscita. Quindi il primo grazie va proprio alla mia cara amica Santina. Un altro grazie va a tutti gli amici che ogni giorno, in un modo o nell’altro mi stanno vicino; grazie mille veramente. Oggi, come avrete capito, è il giorno dei miei ringraziamenti. Mi sento buono…diciamo così .
Ora però non vi annoio più e torno a lavoro. A presto
 
 
 

Viaggio verso Narnia

Ciao mondo,
vorrei condividere con tutti voi qualche informazione. Proprio ieri sera mentre ero al cinema, ho visto il trailer (clicca per vederlo) del nuovo film "Le cronache di Narnia: Il principe Caspian". Nel trailer ho visto dei posti incantevoli, tipici posti dei film americani, soggetti di natura incontaminata e paradisiaci, tanto che ho pensato immediatamente a posti creati digitalmente dai magnifici grafici e art designer di Hollywood. E invece no, mi sono sbagliato. Proprio questa mattina girando su internet, ho letto che quei posti esistono nella realtà e non sono neanche lontani chissà quanto. Vi riporto alcune immagini, giusto per incuriosirvi e stuzzicarvi un pò (del tipo…perchè non pensiamo ad un viaggetto??). (Se ci passate con il mouse sopra esce il luogo dove si trovano)

  

Tutti a nuotare…STASERA

Ciao mondo,
volevo dirvi che STASERA dalle ore 19:00 alle 23:00, la piscina comunale di Cosenza (Campagnano per intenderci) ha organizzato una serata di solidarietà a favore dell’Associazione Amici del Neonato Cosentino.
Vi invito quindi, a chi è interessato di partecipare a queste manifestazioni. E’ segno di civiltà oltre che di divertimento.
Come potete immaginare io stasera sarà lì, quindi se volete andare, contattatemi che andiamo insieme.
A prestooo

Laurea

 
Ciao ragazzi, 
finalmente ci siamo…ebbene dall’8 Maggio (bella data no?) sono anche io un dottoreee!!! A dire il vero non mi ci sento affatto, anzi…ma suona bene.

Ringrazio davvero con il cuore, chi ha creduto in me e mi è stato accanto durante questi anni. GRAZIE MILLE.

 

Nei prossimi giorni metterò on-line anche qualche foto di questo magnifico giorno. 
Per ora accontentatevi della mia tesi che ho caricato, per scaricarla clicca qui!

Stefano

 

He is legend

Ciao ragazzi,
oggi mi è venuta un’ispirazione. L’ho terminata poco fa e volevo condividerla con voi.
Diciamo che forse sono stato influenzato dal film che ho visto ieri sera
"Io sono leggenda", in ogni caso per capirla a fondo bisogna conoscere tutta una serie di cose.
Spero tanto che piaccia al diretto interessato. (clicca sulla foto per ingrandire)

A presto

Stefano

 

Avatar

Ciao mondo,
non scrivo da molto…ma colgo l’occasione innanzitutto per fare a tutti un augurio di un buon anno
e poi per presentare la nuova interfaccia (ancora più scarna) del mio space.
 
Avrete sicuramente notato la new entry: il mio avatar personale.
Ho cercato di farlo quasi uguale a me…ma mi sa tanto che lui è venuto più carino 🙂
 
Cercherò di sviluppare nei prossimi mesi qualcosa di più carino…sperando di avere un pò di tempo!
 
A presto 

Rischio tumore!!!

Ciao mondo,
volevo informarvi di una notizia che mi ha davvero scioccato. Purtroppo è una notizia spiacevole, soprattutto se penso che il telefonino lo usiamo tutti i giorni. Ebbene sì, la causa è proprio il nostro caro telefonino. Leggendo infatti sul sito della Repubblica, ho letto un articolo che riportava il titolo:

“Studio shock sull’uso dei cellulari : Rischio tumore sale del 20-30%". Ora, non so a voi ma a me solo il titolo mi ha “leggermente” incuriosito.

In parole povere, chi utilizza il cellulare da più di 10 anni vede aumentare le possibilità del 20 per cento di contrarre il glioma e del 30 per cento di ammalarsi di neuroma acustico. Il primo è un tipo di tumore maligno che colpisce soprattutto il tessuto nervoso del cervello, ed è difficilmente curabile; il secondo è una formazione benigna.

La probabilità di incorrere in tumori è indiscutibile, almeno stando ad una ricerca condotta da due scienziati svedesi, Lennart Hardell dell’University Hospital di Orebro e Kjell Hansson Mild della Umea University, e pubblicata su ‘Occupational Environmental Medicine’.

I due ricercatori hanno analizzato 11 ricerche che dalla Svezia alla Danimarca, dalla Germania al Giappone e dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna hanno studiato l’evolversi di tumori al cervello e hanno scoperto che il fenomeno è in stretta relazione con l’uso dei cellulari e che i tumori si manifestano soprattutto sul lato della testa dove normalmente viene appoggiato il telefonino.

Solo il mese scorso, ad esempio, un progetto voluto dal governo britannico e da varie società di telecomunicazioni inglesi, chiamato "Mobile Telecommunications and Health Research", aveva stabilito che "non è stata trovata alcuna relazione tra l’uso dei cellulari ed effetti dannosi sulla salute delle persone". Quindi…siamo salvi?? I due scienziati non hanno capito nulla???

Ma mai era stato realizzato una ricerca sui rischi dell’uso prolungato dei telefonini, mai cioè l’analisi si era soffermata su chi stesse utilizzando in modo continuo la telefonia mobile da almeno 10 anni. E questo perché – naturalmente – mancavano i dati. Ma ora questi dati ci sono, proprio perché i cellulari hanno avuto il loro boom a partire da una decina di anni fa. E i risultati dell’uso dei telefonini sugli effetti al cervello non sono certo incoraggianti.

Leggendo queste cose, mi è venuto un sollievo pensando nella mia testa…”vabbè questo magari succede per le persone che lo usano tutti i giorni e tutte le ore del giorno..in fondo ci sono sempre delle radiazioni…questo lo si sa no?”, non avevo letto che…

Un utente che usa mediamente il telefonino e quindi che si ritrova in questa ricerca equivale ad usare un telefonino, ma anche un cordless, per circa un’ora al giorno, che equivale a 2000 ore in 10 anni, hanno spiegato i due ricercatori al quotidiano Indipendent.

Il consiglio: utilizzare il meno possibile il cellulare per lunghe conversazioni e soprattutto proibirne quasi completamente l’uso ai bambini, in quanto il loro cranio più fine fa arrivare con maggiore intensità le radiazioni al cervello e al sistema nervoso ancora particolarmente vulnerabile.

Sottolinea Kjell Hansson Mild: "Se in 10 anni l’aumento dei tumori al cervello come conseguenza dell’uso dei telefonini è evidente, se non si interviene soprattutto nei più giovani, nell’arco di 20 o 30 anni si potrebbe avere una vera e propria epidemia".

Non so voi, ma io da l’altro ieri sto usando sempre e solo il telefonino con l’auricolare! Ovviamente si capisce che tenere il telefonino vicino al proprio corpo (acceso sul comodino, in tasca, nella giacca)  per un tempo prolungato è lo stesso che tenerlo vicino il cervello (magari producendo qualche altro effetto!)

fonte: la Repubblica

09.11.01

Oggi, 11 Settembre 2007, mi sento il dovere di scrivere anche due righe per la strage che è avvenuta sei anni fa.

Sono passati già sei anni, ma sembra volato il tempo. Ricordo ancora ora il momento preciso in cui mi diedero la notizia che le torri di Manhattan erano cadute. Ricordo ancora, purtroppo, il mio stupore e la mia incredulità in quelle parole che sentivo. Quel giorno penso che non lo cancellerò più per il resto della mia vita.

Ci sono eventi che li ascolti ma come acqua ti scivolano, altri invece che ti attraversano il corpo e ti lasciano segni indelebili. Penso dipenda da un insieme di cose e non solo dall’indelicatezza e dalla superficialità che oggi ci pervade. Magari non avremmo mai immaginato prima di quel giorno che qualcuno attaccasse l’America, la potenza per eccellenza, la dominatrice delle guerre dell’ultimo secolo.

Ma ci sbagliavamo!! 

Probabilmente sarà il fatto che in quei posti ci sono stato, che, anche se per poco, ho visto quelle immense torri sopra di me come se spiccassero il volo, gigantesche e maestose, di cui non riuscivi a vedere la fine, oppure per il semplice fatto che un attentato "terroristico" di queste dimensioni non li senti o vedi tutti i giorni, ma oggi mi sento come molti americani che hanno perso una persona importante, che hanno perso i propri cari che quotidianamente andavano a lavorare lì, e che non rivedranno mai più.

Questi momenti, sono attimi in cui si dovrebbe fare silenzio e pensare.

Bisognerebbe mollare ogni cosa che si sta facendo e pensare, magari alla sofferenza di queste famiglie, magari alla paura e al terrore che si è scatenato in quel giorno, magari alla violenza e all’odio di cui il mondo è vittima…o semplicemente alla vita, alla nostra vita.

La gente purtroppo oggi è abituata a pensare in modo egoistico, a concentrarsi sulla stupida convinzione che "per fortuna non è successo qui, per fortuna non è successo a me!". Anche per questo motivo oggi sento la necessità di scrivere. Proprio per non essere indifferente ed insensibile a quello che ci accade intorno, svegliandoci solo quando una cosa terribile accade a noi o a qualche nostro caro.

 

Di seguito un tributo per l’11 settembre